Filofollesofia
2
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“STAR CRAZYS”
Giovanni Gramaglia
CONSULENZA
GIUSEPPE MAGRI –
VINCENZO SALAZZARO
Sopra la copertina integrale:
fronte, retro del volume 2 di filofollesofia, stampata artigianalmente con le
mie piccole macchine informatiche casalinghe; che poi sarà stampata in
tipografia, praticamente identica. Nella foto una
veduta di Capri: la piazzetta. La foto è stata scattata con una di quelle
macchinette usa e getta che nel lontano 1993, acquistai allo scopo di
fotografare l’isola dell’amore, quando con la pilotina approdai… bello di…
nulla, alle sue coste. Rimasi qualche giorno, poi feci tappa
per Amalfi, per poi ritornare a Capri. Da allora però con la barca non ci andai
più, perché troppo rincarata, e quindi per me impraticabile. Gramaglia
“FILOFOLLESOFIA2” è il proseguimento del discorso
dei G-Files del primo volume, nei quali l’autore
osserva e critica tutto quello che si può definire scienza umana; l’apertura
però è maggiore e non si limita soltanto alla psichiatria. I Files vanno dal 9°
al 14°, con in conclusione il “Mat-File”. Il libro non
è stato ancora pubblicato, ma soltanto stampato sia artigianalmente, che per qualche copia secondo legge, che poi ha ottenuto la
registrazione come opera realizzata a mezzo stampa, presso l’ente preposto
ufficiale italiano.
Il presente testo va ricollegato
alla “homepage” del sito: http://www.filofollesofiagramaglia.it
QUI INIZIANO I LIBRI DI FILOFOLLESOFIA, BUONA LETTURA A
TUTTI…
FILOFOLLESOFIA 2
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“STAR CRAZYS”
PRESENTAZIONE DELL’AUTORE AL VOLUME DI FILOFOLLESOFIA 2
Comincia qui il
secondo volume della FILOFOLLESOFIA; nei prossimi files, come complemento, non
più processi o condanne a morte, ma bensì vivaci storie fantascientifiche.
Non più critica
esclusivamente alla psichiatria, ma critica generale a più scienze. Continuano
però le mie solite polemiche nei confronti dell’ancor più solito Hicckstz;
contestazioni contro il suo modo di fare terapia psicoattiva, da lui definita
semplicemente: “terapia verbale”. Ceccoli come al solito è sempre presente, e
dice la sua... maldestramente come al solito, ma come al solito, molto
simpaticamente. Si profila anche la presenza apparentemente innovativa di un
grande personaggio, grande soprattutto per la sua piccolezza d’animo e di
vedute: il socionessuno dottor Erwing G. Bho… Dove G. sta ovviamente, fin
troppo ovviamente, per Giuda. Il dottor Magri, col quale ho riletto i “G-Files”
di questo libro (n 9, 10, 11, 12), da me precedentemente composti e più volte
riveduti, per ottenere da lui consigli e suggerimenti per eventuali modifiche
agli stessi, si produrrà nei suoi racconti manicomiali, di quando, studente
ancor giovane ed inesperto, muoveva i primi passi nell’ambito della psichiatria
professionale. Anche la fantascienza, di tipo… psichiatrico farà la sua
comparsa, con le avventure spaziali della nave ospedaliera “ASL PASTHIC ENTERPRISE", nelle sue innumerevoli missioni negli spazi
misteriosi e sconosciuti del profondo cosmo della sanità pubblica; alla ricerca
di nuove, strane forme di malattia psichiatrica; che la porteranno là dove
nessun operatore di salute mentale è mai giunto prima. Sarà presentato in
forma più o meno da me criticata, un convegno, al quale ho partecipato come
uditore, e del quale ovviamente non ho mancato di produrre debito resoconto. Il
penultimo file, il n 13, verterà su nuovi, o per me, nuovi argomenti;
argomenti, nuovi ovviamente, come presentazione filofollesofica: l’astronomia,
la globalizzazione, la fame nel mondo… ecc. Un nuovo simpatico, più che altro
comico, personaggio farà la sua indegna comparsa in questo file: lei, la
pluricentenaria dottoressa Befania, per gli amici e conoscenti o anche nemici e
sconosciuti tutti: Befany… Befy… nota astrofisica. Chiuderà il secondo volume,
o forse meglio ancora definito, gruppo di file, il mio primo “Mat-File”, che ho discusso col simpatico ingegner
Salazaro, intanto che lo componevo, spesso però trovandolo in disaccordo con le
mie posizioni; nel quale farò la mia erudita o… delirante, secondo le
valutazioni, critica alla legge di Lorenz, noto fisico preainsteiniano: legge
sull’espansione dei copri nello spazio, secondo la velocità di spostamento. Con
lo stesso dottore ho riletto anche il già nominato file 13, dopo averlo scritto
e personalmente riveduto più volte: dato il carattere scientifico che in vari
punti il file presenta; spesso ha condiviso le mie idee, ma non sempre! Non mi
resta a questo punto che augurare a tutti buona lettura. Segue l’elenco di
quanti con la loro consulenza e partecipazione, alcuni con piccoli interventi,
altri con ben maggiore impegno, hanno permesso la compilazione e lo svolgimento
definitivo di quest’opera, così come si è andata evolvendo nel corso degli
anni: dott. ssa MARIA PRINCIPE, dott. ANTONINO IACCARINO, dott. MANLIO
CONVERTI, dott. GIUSEPPE MAGRI, dott. VINCENZO SALAZARO; signor GIGETTO
DATTOLICO, che simpaticamente ha dato il suo parere, fortunatamente positivo,
al mio resoconto personale, del convegno del file n 12.
GIOVANNI GRAMAGLIA
FILOFOLLESOFIA 2.
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“STAR CRAZYS„
(crazys star)
CONSULENZA
GIUSEPPE MAGRI / VINCENZO SALAZARO
INDICE Presentazione U.F.O. Psychiatrist….……...……..…….…..……...… Star Crazys Operazione Salute Mentale…..…………….…..……..... Star Crazys Parte I Primo Ascolto…………………………………………… Star Crazys Parte II Vi-Gram……….……....…….…………….….…..….… Psicofarmaco? Sì, Grazie, Preferisco Morire!.....................................… All’ufo!
All’ufo!........................................................... Mathematical-File………………………………....…...
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pag. 7 pag. 53 pag. 56 pag. 103 pag. 168 pag. 242 pag. 316 |
Il Presente Testo È Stato
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FILOFOLLESOFIA:
la sintematica più bella che
ci sia!
www.filofollesofiagramaglia.it
la foto di copertina, scattata
con una macchinetta monouso,
risale all’anno 1993, quando
andai per la prima volto in gita a Capri.
Stampato: novembre 20xxxxx
TIPOLITOGRAFIA GRAFIÒ
Via Napoli 157 - 80018 Mugnano di Napoli
(Na)
Anno prima stampa 2008
U.F.O. PSYCHIATRIST
Completato Dicembre 2002
G-File n. 9
1° PARAGRAFO
20.000 leghe sotto i mari, ai confini della galassia, oltre
i limiti del tempo e dello spazio, al centro della Terra, alla periferia di Gotham, sulla circumvallazione esterna di Napoli; insomma
da qualche parte, qualunque essa sia,
Baister di rimando: ─ Sicuro capitano?
Strayper: ─ Sì, si! È proprio un ufo.
Baister: ─ Notaio conferma?
Anne Morras, l’operatrice addetta ai terminali di
osservazione, rileva-mento esterno e lettura dati, risponde: ─ Si,
comandante, sono molti minuti che lo stiamo osservando e che lo teniamo sotto
controllo... Si sta avvici-nando alla Terra... Sulla rotta 7.42.
Strayper: ─ No, se è vero che si sta avvicinando
al nostro pianeta, lo sta facendo sulla rotta 71.4.
Baister: ─ A pensarci meglio, la sua rotta di
avvicinamento è 9.21.
Strayper: ─ No! 11.3.
Baister: ─ 4.21.
Morras: ─ 8.99.
Strayper: ─ 6.22.
Baister: ─ 41.52.
Morras: ─ 5.45.
Strayper: ─ Basta, stiamo dando i numeri!
Baister: ─ È vero, comandante… almeno uscissero.
Strayper: ─ Osserva, Baister,
qualunque sia la rotta pare che prima di raggiungere
Baister: ─ È vero comandante, ma la distanza però alla
quale passerà, non è poi così ridotta.
Strayper: ─ Baister,
non mi contraddire, non ti dimenticare che sono il direttore.... Voglio dire:
il comandante.
Baister: ─ Si, signore! Ma comunque direttore…
comandante, cosa facciamo; allora interveniamo?
Strayper: ─ Non lo so ho bisogno di ulteriori
informazioni.
Baister: ─ Va bene, signore, prendo la scheda.
Baister si avvicina ad un tavolo, una collega gli porge un foglio
e il vice comandante legge: ─ Ecco, qui, c'è tutto quello che riguarda
l'oggetto.
Strayper: ─ Bene, sicuri che sia un oggetto
sconosciuto?
Baister: ─ Sconosciutissimo! Mai vista una carretta del
genere… Secondo i nostri sensori non esiste neppure; o almeno non dovrebbe
nemmeno esistere, oppure ancora: essere un piatto di pastasciutta.
Strayper: ─ Capisco.
Baister: ─ Interveniamo?
Strayper: ─ Ma chi c'è a bordo?
Baister: ─ Non si sa. Ma sembra un pazzo: dice di
essere una mente superiore aliena, venuta dallo spazio profondo per insegnare a
noi operatori di salute mentale, la psichiatria.
Strayper: ─ Bene, allora possiamo agire, questo
è un lavoro per...
Baister interrompendo: ─ Per Superman?
Strayper: ─ Ma no, no! Per
Baister: ─ Allora… interveniamo?
Strayper: ─ Vediamo, vediamo: è un unidetified flying object, pilotato da un pazzo alieno... Quindi si!
Interveniamo. Ma come, cosa fare per difendere l'umanità dal matto invasore?
Baister: ─ Ma prima comandante, lo dico io o lo dice
lei?
Strayper: ─ Io, che diamine, sono il comandante!
Baister: ─ Bene!
Strayper, con enfasi: ─ Allarme rosso!
Baister: ─ Attacco alla Terra…
Strayper: ─ Difendiamola!!!
Subito entra in funzione un forte cicalino, udibile in
tutta la base, e una gran moltitudine di luci, lucette e lucettine comincia a
lampeggiare.
… Nannaranà!…
Baister: ─ È semplice, direttore comandante, quello che
facciamo sempre: mandiamo gli intercettori di base Luna.
Strayper: ─ Buona idea, solo tu me la potevi
suggerire. Non per niente sei il vice comandante della base MT.
Baister soddisfatto: ─ Contattiamo il nostro satellite?
Strayper: ─ C'è da chiederlo?
E si avvicinano quindi ad un tavolo sul quale c’è un
microfono poggiato sopra; Baister sta per parlare, ma
lascia però il microfono al suo superiore, il quale gli si rivolge: ─ È
attivo il collegamento con base Luna?
Baister: ─ Da parecchio comandante.
Strayper accosta allora la bocca al microfono ed
esclama: ─ Mi sentite base Luna? Sono il comandante Strayper!
Dall'altra parte del collegamento via etere, via
satellite, via spazio, via… qualunque cosa, una donna con un caschetto di
capelli azzurri e una tutina argentata: il tenente colonnello Diaferyan,
comandante base Luna risponde, praticamente gridando: ─ Sissignore...
Signore!!! Forte e chiaro, Signore!!! Base Luna a rapporto!!!
Strayper meravigliato, rivolto a Baister:
─ Ma perché grida così?
Baister: ─ Non so, glielo chieda comandante.
Strayper: ─ Un'altra volta, ora il destino, il
futuro del mondo dipende da noi.
Baister, tra sé e sé: ─ Se è così, speriamo bene!
Strayper, parlando nel microfono, rivolto al tenente
Diaferyan: ─ Che informazioni mi dà dell'ufo, colonnello?
Diaferyan: ─ Riconfermo i dati sull'oggetto
avvistato, già comunicati alla base, signore; fra non molto passerà a poche
centinaia di km dalla nostra base, tenendo presente che non dà segnali di
imminente pericolo.
Strayper: ─ Avete provato il contatto radio?
Diaferyan: ─ Certo signore, l'ufficiale addetto
alle psico-comunicazioni: il tenente Checcolyn, e più di un'ora che... ci
prova... Ma senza alcun risultato apprezzabile.
Strayper rivolto a Baister: ─
Credo che dovremo mandare effettivamente gli intercettori.
Baister annuisce; il generale rivolto di nuovo a Diaferyan: ─
Quale squadra è di turno in questo momento; forse quella del capitano Mac
Kammerlyn?
Diaferyan: ─ No! Adesso Kammerlyn è in orario di
riposo, e anzi proprio in questo momento è in palestra per i suoi allenamenti.
Strayper: ─ Capisco, arti marziali immagino.
Diaferyan: ─ No comandante, ginnastica
dimagrante: qualche chilo di troppo.
Strayper: ─ E quale squadra è di turno adesso?
Diaferyan: ─ Quella del capitano Hicckstz.
Baister: ─ Comandante, alcuni dicono che è la migliore.
Strayper: ─ Alcuni... dicono... Comunque va
benissimo.
Baister: ─ Allora, cosa facciamo mandiamo gli
intercettori?
Diaferyan, dalla base luna: ─ Allora cosa
facciamo, mandiamo gli intercettori?
Strayper: ─ E sia... mandiamo gli
intercettori... sì, gli intercettori. ─ Ad alta voce il comandante
ripete: ─ Fuori gli intercettori!
Diaferyan, eccitatissima, quasi gridando: ─ Yes... commander!!!
Il colonnello Diaferyan preme con forza il pulsante
rosso innanzi a lei sulla consolle e subito un forte suono di sirena si ode per
tutta la base. Nella saletta dove la squadra dei piloti attende l'allarme in
qualsiasi momento, tre uomini in tuta spaziale balzano in piedi dalle loro brandine, e si lanciano nei boccaporti, lasciandosi poi
cadere lungo degli scivoli fino alla sala delle attrezzature tecno militari e delle armi; che precede la piattaforma di
attracco, dove, come al solito, sono ormeggiati i velivoli spaziali usati come
intercettori. I tre si vestono, con armi, elmetto salva capoccia celeste e lo
zainone computerizzato, attrezzato all'antimateria plasma nucleare. Ed ecco
alla fine il nostro impavido Hicckstz, organizzato di tutto punto: stivaloni
neri alla “mistress sado-maso”, tutona
antiradiazioni, antiproiettile, anti tutto, verde
scuro; sorrisone ammazza cristiani, e… ovviamente: casco e zainone da due
tonnellate, sotto il quale scompare del tutto. Eccolo è lui: Pazzbusters,
pronto alla missione... Nannaranà...
Pazzbusters?
Diaferyan, sorridendo maliziosa: ─ Si!… Siamo
tornati.
…Rinannaranà!...
Riuscirà il nostro eroe a fermare l'alieno alienato,
proveniente dagli oscuri spazi siderali e così male intenzionato verso i
dottori della Terra? E... certamente, che diamine! Ci mancherebbe altro, con
quello che lo pagano, come psichiatra... acchiappapazzi,
oltretutto perfino stellari!!!
ALL’UFO, ALL’UFO!
Completato
Novembre 2004
G-File n. 13
1° PARAGRAFO
"...E gli uomini grideranno: ─ Pace e
sicurezza! ─ E allora, sarà la fine”.
Come recita il vangelo, nelle parole del Cristo. Ed
ora in procinto di iniziare la guerra contro l'Iraq, da parte dell'America,
tutti, o almeno milioni e milioni di persone, gridano: "Pace, pace, pace
e... sicurezza!"
Speriamo non sia la fine... sul serio. A buon intenditor poche parole!
Oggi, 14 maggio, 2003, ore 24 e 15, non si parla quasi
più di tutte quelle stupidaggini “no-global”, tanto in voga negli anni passati,
nelle quali, la maggiore questione sollevata era quella di voraci
multinazionali che volevano impadronirsi, a dispetto di qualunque morale, dei
beni, pochi o molti che potessero essere, dei paesi del terzo mondo. Come se le
suddette multinazionali, non fossero già, da tempo, padrone del mondo! In
realtà, la globalizzazione, tendeva, almeno all'apparenza, a donare al pianeta
delle regole giuste di gestione dei vari beni, in modo tale che i "grandi
squali bianchi" non continuassero a sbranare i soliti pesciolini. Le
regole forse non sarebbero state... giuste, perfette assolutamente no! Ma
sarebbero state regole! Regole che forse in qualche modo avrebbero aiutato
qualcuno. E invece cosa dicevano i no-global? Dicevano: “No alle regole!” Ma la
domanda a questo punto è: chi li muoveva, chi li finanziava, questi no-global
pacifisti, che spaccavano tutto al loro passaggio? Semplice, chi aveva
l'interesse a mantenere lo “status quo”, di sfruttamento selvaggio della parte
del mondo non protetta da una sufficiente capacità auto gestionale. Chi aveva
questo interesse? Quei pochi o molti ovviamente, che nella globalizzazione
vedevano con certezza la possibilità di perdere parte della loro libertà di
azione speculativa.
Entrato comunque in voga il no-global, poi è stato
usato da bislacchi, stravaganti, maleducati, alcuni perfino arroganti
personaggi, disubbidienti e non, per costruirsi una forma di notorietà pubblica
che alla fine non può non aver portato loro notevoli vantaggi pratici,
economici più che altro, e completamente estranei al "bene" del terzo
mondo.
Ho detto: “Pace, fame nel mondo e 3° mondo”.
Certa gente strumentalizza qualunque cosa, come la
pace stessa e la fame... degli altri ovviamente: chi non ha visto quelle
bandiere arcobaleno con la scritta della sigla di quel noto sindacato... noto
s'intende dopo l‘esposizione delle bandiere stesse, almeno per me! Perché io
quella sigla, che adesso mi è diventata familiare, prima non l'avevo mai
sentita né vista! Non parliamo poi dei politici, che gridando: "Pace,
pace!” Otterranno senza altro un incremento della loro percentuale di consenso
personale, ed è questo che unicamente interessa loro, avendo i nomi, ripetuti
per giorni e giorni nei telegiornali, anche se solo per la loro battaglia
anti-guerra. I pacifisti sono una categoria, almeno i più
"manifestanti", completamente fuori dalla realtà del nostro sistema.
Loro presuppongono, pretendono un mondo senza guerra. Un mondo senza guerra?
Quando invece la guerra stessa è stata una componente esistenziale ed
essenziale della nostra società umana: ha fatto la storia. Quando i gruppi
umani primordiali e primitivi non si combattevano ancora, comunque si
uccidevano e cannibalizzavano a vicenda, assai spesso e volentieri; basando, a
volte, perfino la stessa loro sopravvivenza su questa pratica alimentare. La
guerra è come una forma di malattia perniciosa e incurabile della strutturalità
comportamentale umana globale; e solo un idiota può volerla, è vero, ma il
mondo è pieno di idioti! Quindi è pieno di guerra! Questo non significa che
tutte le guerre siano evitabili come anche non significa che tutti quelli che le
fanno siano idioti; perché a volte idioti, idioti... maggiori, le scatenano,
costringendo altri ad intraprenderle, altri che ovviamente si devono difendere.
Hitler era uno di questi idioti maggiori, come Alessandro il grande, Giulio
Cesare, Gengis khan e tanti altri maniaci pari loro. Da tenere presente, però,
che c’è combattente e combattente: una cosa è stato Leonida che si batteva
contro l’invasore persiano, Serse; un‘altra, Riccardo Cuor di Leone, che
attaccava il Saladino; come un’altra ancora Mussolini
che invadeva
Forse perché qualcuno manovra dietro le quinte, rispondo
io, queste schiere di sfaccendati; che invece di andare a lavorare, i meno
fortunati, e di andare a donne o a uomini, quelli che possono farlo, si gettano
per le vie del mondo, gridando "Pace, pace... Abbasso l'America!”
Sottinteso e non... Ma nessuno per quel che ho potuto notare in tv, però,
gridava: “Abbasso Saddam!” Tutto questo fa venire in
mente che forse, gli strumentalizzatori delle manifestazioni pacifiste, più che
muovere le masse idiote contro la guerra, le manovravano e indirizzavano contro
l'America. Le parole tra le righe, che venivano pronunciate erano perciò:
"Abbasso l'America!" E non: "Viva la pace!" Insomma: non
tutte le guerre sono evitabili, come non tutti quelli che vi prendono parte
sono idioti. E chi manovra le masse per gridare contro l'America? Evidentemente
i nemici dell'America stessa! In quanto ai milioni di inconsapevoli pacifisti,
vere marionette di un gioco tanto più grande di loro, nella loro
inconsapevolezza, vivono una realtà alterata, nella quale si sentono veri eroi e
protagonisti di una grande guerra: quella, appunto, contro la guerra; ma in
realtà non fanno altro che dare potere, a chi un giorno avendo questo potere,
potrà scatenare altre guerre. E mi riferisco, anche e soprattutto a quei
politici che si fanno belli della pace: "Pace, pace... ricordatevi di me
nelle prossime elezioni. Pace, pace. Io sono il candidato Pinco Pallino, votate
per me!" C'è l'esempio clamoroso di un comunista, un certo Cretinotti,
nome di fantasia, che da un lato moralmente si sente vicino alle "brigate
rosse", deliranti ed assassine, e dall'altro si professa comunista e
pacifista globale; tralasciando il fatto che uno dei principi fondamentali di
questa deleteria e violenta dottrina, che vorrebbe l’eguaglianza impossibile di
tutti con tutti, è proprio la guerra del popolo, del proletariato, contro le
istituzioni capitaliste; della rivoluzione, detta meglio, cioè, del
proletariato contro lo stato; e dall'altro ancora sbraita come una cornacchia
impazzita, gridando ai quattro venti... elettorali, ovviamente: "Pace,
pace!"
Ma cosa non farebbero questi uomini politici, per
acquisire notorietà e aumentare la forza della loro immagine, sperando in un
incremento del loro potere e del numero dei voti alle elezioni?! Questo e anche
peggio!
Ritornando alla super potenza superstite, molti la
condannano, molti altri la elogiano, io non sono né tra i primi, né tra i
secondi; io sono un osservatore neutrale, che può fare solo questa
considerazione in merito: se gli americani con i loro eserciti e il loro capitalismo
e la loro ingerenza nella politica mondiale sono deprecabili, i loro nemici lo
sono molto di più! Anche se qualche loro amico, è allo stesso modo estremamente
deleterio, e violento, forse, nel difendere i suoi principi. Parlo di una
grande montatura letteraria, di quelle costruite ad arte unicamente per vendere
i libri e guadagnare parecchi soldi; mi riferisco ad una certa notissima
scrittrice: un’arrogante, pretenziosa, ma soprattutto fallace signora, signora
si fa per dire, che scrivendo pura immondizia, vende milioni di copie; basando
le sue presentazioni letterarie sulla rabbia razzista e l'odio di religione.
Frasi dei suoi libri, soprattutto contro l'Islam, è successo di recente, sono
state lette addirittura nei telegiornali principali del nostro paese. A me per
parlare del mio libro: “Filofollesofia”, in tv, in piccoli TG di televisioni
private, mi sono stati chiesti 1250 euro. Purtroppo non avendo un reale
movimento economico del mio libro, ho dovuto rinunciare a questa forma di
pubblicità, comunque credo, consentita dalla legge, spero, dalle convenzioni ne
sono sicuro. Chissà quanto avrà speso la nostra antipatica erronea, fallace,
per meglio dire, per avere le recensioni in tv... Certamente parecchio! Come
tutti penseranno... Mentre invece altri si troveranno spiegato il motivo per il
quale, qualcuno, scrittore celebre, vende poi milioni di copie: certamente se
ne conviene, a questo punto: per la validità del testo... o no?
No global, editoria globale, fame nel mondo, posso non
considerarla? Un altro, certo Cretinotti, altro noto super cervellone del
nostro tempo, cervello canzonettistico questa volta, diceva a proposito:
"Non hanno i soldi per mangiare!" Riferendosi ovviamente ai milioni
di persone al mondo che a stento riescono a sopravvivere, anzi, forse non ce la
fanno nemmeno, e in tanti muoiono. Ma soprattutto dai suoi discorsi, “Super
Cervello”, pareva volesse dire che noi "paesi ricchi" dovremmo dare
loro di che sostenersi, meglio ancora: sfamarsi; nemmeno aiutarli, bensì dare
loro proprio da mangiare; e chissà quanti idioti, ascoltandolo, gli hanno dato
ragione, contriti e commossi. Secondo le stime ufficiali, al mondo ci sono,
approssimando, sei miliardi di persone (mi riferisco ai dati televisivi
ovviamente), di cui un miliardo di ricchi, un miliardo di super poveri e
quattro miliardi di poveri. Mi fa piacere sapere comunque che il nostro paese è
uno dei luoghi dove evidentemente c'è abbondanza, dato che noi siamo inseriti
tra i ricchi, noi italiani intendo ovviamente. Infatti, noi siamo un paese
ricco... o definito tale; infatti, si fa per dire! In Italia su 54 milioni di
abitanti, sette milioni sono pensionati invalidi civili, un milione di questi
con l'accompagnamento, però: pensione invalidità civile 200 euro circa al mese,
accompagno 400 euro circa, ogni trenta giorni (... per non ripetere: al mese).
Quattordici milioni invece sono quelli che in famiglie monoreddito, vivono con
uno stipendio di 750 euro circa. 7 milioni sono i poveri; 20 milioni sono
quelli che in famiglie più agiate, vivono con gli introiti di impiegato,
pubblico ufficiale, piccolo commerciante e dirigente, medio, piccolo
professionista: 1000, 1500, 2000, 2500 euro al mese; il restante 10%, circa, ha
di più. Bei ricchi che siamo! Facciamo un po’ di conti, però sui super poveri;
i poveri e basta lasciamoli tranquilli che comunque, anche senza di noi, hanno
già i loro problemi. I super poveri dicevo, quelli cioè che vivrebbero con meno
di un dollaro al giorno, veramente poveri disgraziati, sono come dicevo un
miliardo di persone. Quindi se la società opulenta, il miliardo di ricchi, per
chiarire, quella alla quale intendiamoci appartiene l'Italia, con i suoi
quattordici milioni di poveri, e i suoi quattordici milioni di meno poveri,
volesse sostenere il miliardo di super poveri mondiale, dando loro il minimo
indispensabile, dovrebbe tirar fuori almeno 5 miliardi di dollari al giorno, 5
dollari al giorno cioè, per ogni super-povero, il minimo indispensabile; 5
miliardi, ripeto, al giorno. In pratica, per ogni super povero, c'è un ricco,
quindi ogni ricco dovrebbe dare per sostenere un super povero, come ho detto 5
dollari al giorno. La famiglia italiana di quattro persone, con 750 euro al
mese, dovrebbe tirar fuori quindi 20 dollari al giorno, uno per testa di ricco:
perciò 600 euro al mese, 600 dollari al mese. Infine sottraendo
Cinque dollari al giorno sono troppi, ma cosa vogliono
da noi poveri ricchi, questi sciagurati super poveri!? Un dollaro al giorno! Un
dollaro al giorno, si devono accontentare! D'altra parte con un dollaro donato,
e 90 cent guadagnati personalmente ce la potrebbero fare... Forse!
Riprendiamo in considerazione la famiglia ricca, ricca
perché italiana evidentemente, notoriamente paese ricco, e non certo perché
navighi nell’oro, da 750 dollari/euro al mese. Dovrebbero sborsare per ogni
povero loro corrispondente, 1 dollaro pro capite al giorno, quindi 120 dollari
al mese; li sottraiamo ai 750 dello stipendio, e quindi ne rimangono 630...
Chissà, forse riuscirebbero ancora a sopravvivere. Togliamo il dollaro al
giorno, al ricco, ricco sempre perché italiano, specifico, pensionato INV CIV
da 200 euro al mese, e otteniamo euro 170... poi se sopravvive chi lo sa?!
Quindi, un dollaro al giorno, lo possiamo dare, a questi poveri super-poveri.
Perciò l'Italia mettendo mano al portafoglio, dovrebbe elargire 54 milioni di
dollari al giorno... pari a 19.710.000.000 di dollari l'anno... Diciannove
miliardi, 710 milioni di dollari/euro l'anno. Invece, i cari sovietici, 150
milioni di persone, dando ciascuno un dollaro al giorno, darebbero all'anno 54
miliardi e 750 milioni di dollari... Cifrette!
L'America invece con 350 milioni di abitanti
contribuirebbe con 127 miliardi e 750 milioni... In pratica per dare loro un
solo dollaro, miserabile ed inutile al giorno, i ricchi, ricchi, certo, i
ricchi... tra i quali abbiamo inserito anche i pensionati civili italiani a 200
euro al mese, dovrebbero sborsare 365 miliardi di dollari l'anno, pari a
730.000 miliardi delle vecchie lire, tutto il PIL dell'Italia di un intero
anno. Comunque si potrebbe fare, togliete ad ogni sovietico un dollaro al
giorno, ad ogni pensionato e povero italiano la stessa cifra; ad ogni
giapponese, ne sono circa 125 milioni, il suo euro, e alla fine avrete ottenuto
che i super poveri moriranno di stenti ugualmente e la maggior parte dei
ricchi, poveri anch’essi, soffriranno ancora di più la fame. Ma in ogni caso,
quale organizzazione potrebbe muoversi per raccogliere il denaro, e a quale
costo, e a chi andrebbe a finire?
Dicevo ad un amico: ─ Il credito che vantava
l’Italia nei confronti di alcuni poveri paesi poveri, è stato abolito dal
nostro grande benefattore primo ministro, quanti di quei denari credi, saranno
finiti nelle tasche della povera gente di quei paesi?
E lui, capendo l'antifona, sarcastico mi ha risposto:
"Nessuno".
D'altra parte aggiungo io: da dove sono stati presi i
denari che tanto generosamente sono stati abbonati, e a chi sarebbero dovuti
andare se fossero tornati in Italia? Ma è semplice ai poveri ricchi lavoratori
italiani: gente da 750 ─ 1000 euro al mese. Che grande gesto ha compiuto
il nostro governante: regalare i soldi dei poveri, ricchi italiani, ai
potentati ricchi dei paesi poveri; e questo solo per ingraziarsi la parte più
ignorante e credulona dell’opinione pubblica... Quelli mossi e manovrati dai...
Cretinotti vari, disubbidienti in prima persona, e capi arruffoni dei pacifisti
spacca tutto.
L'unico modo, secondo me per fare qualcosa di buono,
per togliere di mezzo la povertà nel mondo è: distruggere con la forza, è
l'unico modo, i governi affamatori dei paesi poveri, che lasciano morire la
gente di fame; per sostituirli con governi democratici e funzionali, che invece
di sfruttare a sangue la popolazione, lavorino per essa e per il suo interesse
e sviluppo... Chi ha le armi lo faccia!!! Questa soluzione purtroppo è
paradossale ed irrealizzabile come quella del "dollaro al giorno" dei
ricchi, si fa per dire, dato ai super poveri. E allora? Ci resta solo da
aspettare l'azione totale e definitiva del Padreterno, lui sì risolverà le
cose! Quando in Harmaghedon distruggerà i suoi
nemici, e il Cristo tornerà con grande potenza tra le nubi (su un'astronave?),
parole famosissime del vangelo: e Gesù prenderà i buoni, lasciando i cattivi, o
qualcosa del genere. Ci saranno terremoti, distruzioni, pestilenze, guerre,
ecc., e tutti o quasi moriranno, però gli eletti sopravvissuti costruiranno un
mondo migliore. Farà in pratica, il Padreterno miliardi di morti per risolvere
il problema, una soluzione radicale! Ma che dovrebbe funzionare, secondo le
scritture: ─ Ma questo succederà quando, dopo le sciagure immani e le
distruzioni cataclismatiche, gli uomini grideranno:
"Pace e sicurezza!" E allora sarà la fine!
Diceva il Cristo, più o meno. Perciò, pacifisti,
uomini, donne, gridate, gridate: ─ Pace, pace e sicurezza!
Ma forte in modo tale che Iddio vi senta, e così si
risolveranno tutti i problemi, l'Iddio stesso provvederà di persona, sì! Con la
fine del mondo, praticamente sterminando tutti o quasi. Che bello il nuovo
regno, per chi potrà viverci! Nuovo regno edificato sui cadaveri dei cattivi;
ma d’altra parte è giusto che muoiano... sono cattivi.
ALTRI COMMENTI FILOFOLLESOFICI SUL VOLUME 2:
Continua la storia d Gramaglia,
e le sue disavventure psichiatriche; il libro inizia con la solita polemica col
dottor Hicckstz, psichiatra emotivo e movimentato, basso di statura e forse un
poco collerico. La diatriba, verte sulla vecchia questione, che finalmente però
si conclude, non si sa come, del: “certificato, sì! Certificato, no!” Poi
finalmente inizia la saga degli “Star crazis”, operatori e utenti del
ASL-DMS-NA2: ASSOCIATED SATELLITES LEGION, DEPARTMENT MENTAL STAR, number
astral (fleet) 2: il capitano Perck, e il suo fedele braccio destro e sinistro:
Spajak, l’alieno dalle orecchie a punta, come tutte le creature fantastiche
delle favole per bambini, proveniente dal pianeta Montagna, che ha questo nome
per il fatto che la sua superficie è ricoperta di montagne… più stupida di
così?... Il tenente colonnello medico Rosary Diaferyan, che sull’astronave del
capitano Hicckstz, lo sottopone a visita medica, suo malgrado. Dal lontano
pianeta Gnoman, il buon Makrix, in forze alla nave galattica: “Neurolectic
legend”, si è unito agli umani per partecipare alle loro operazioni di ricerca.
Petron, il nettuniano, al comando della nave stellare: “Psychiatrist Werrior”, sarà di appoggio nella missione, che alla fine
porterà ad incontrare: Vi-gram, l’alieno alienato che pare minacci la sicurezza
dell’intero quadrante stellare. E… ecc. ecc…. Altri personaggi: Josephin
Checcolyn, l’affascinante francesina coi tacchi alti e i pistoloni da guerra,
il sorrisino dolce e i maliziosi occhi neri; Miris di Dulcifix, l’aliena di
zucchero, “la bellina della storia”; A-tim Perfection, l’androide super umano;
Pep Alterius, il pilota stellare; i Cencrisiani; Manliok, che per il momento
non c’è ancora, ci sarà in futuro; Nelin Rok, Wijjinny,
Malgrado la mia assoluta
mancanza di studi di fisica, e i miei ridotti studi di matematica liceali
(queste materie le ho studiate con gli alieni, con i quali ho avuto contatto),
ho fatto uno bellissimo giochino, aiutato dal simpatico ingegner Salazaro,
calcolando sulla modulazione di massa, dei corpi, in base alla loro velocità
nello spazio. Dico cioè, che non è possibile che a velocità della luce la massa
diventi infinita, come dice Lorenz, ma aumenta con costanza seguendo le
precedenti percentuali; e presento tutta una serie di calcolati simpaticissimi
per dimostrarlo.
Il presente testo, come
tutto quanto esposto nel sito “filofollesofiagramaglia.it”,
debitamente registrato e depositato, è coperto dal diritto d’autore; per cui
restano riservati tutti i diritti di legge.
Questo che segue è il mio primo ed ultimo
“Mat-File”, per il momento; presentato nelle pagine originali del volume 2 della
filofollesofia, scannerizzate dal formato A5…
parecchio ingrandite però: chiude, credo e spero, in bellezza, il volume.
Il presente file è stato da me composto in
collaborazione con il simpatico ingegner Vincenzo Salazaro; rappresenta un
gradevole gioco matematico, che per alcuni versi rasenta la fantasienza.
PER CUI, CLICCA SUL LINK SOTTOSTANTE
E TIENITI FORTE PERCHÉ ENTRERAI NEL
FANTASTICO!
Se però avete difficoltà
a capire il testo presentato, e volete comprenderlo tutto e bene, rivolgetevi
per chiarimenti e spiegazioni ai… soliti alieni: parola di Gramaglia.
Il presente testo va ricollegato
alla “homepage” del sito: http://www.filofollesofiagramaglia.it